Giammuerru s. m., dal gr. kamòrrhoia, flusso nasale causato da raffreddore. V. cuštipu.
Giammurratu – a agg., pl. inv. giammurrati, che ha il flusso nasale da raffreddore: štou tuttu giammurratu, sono molto raffreddato.
Giatedda – i s. f., dal volg. cibatella, cibo per poveri, piatto casereccio che non ha corrispondente in it. Consiste in un misto di acqua, olio crudo di oliva, sale, aglio crudo e pomodori freschi tagliati a pezzi. L’acqua è piuttosto abbondante per consentire di inzupparvi il pane raffermo che, specie se fatto in casa, acquistava particolare sapore. La giatedda era molto usata come colazione per tutti coloro che erano impegnati a lavorare le uve nel palmento ed era d’obbligo che venisse offerta dal proprietario delle uve. L’uso della giatedda derivò dalle condizioni di estremo sfruttamento degli operai nei secoli passati, giacché l’unico pasto che veniva fornito loro nelle aziende agricole, dove lavoravano per mesi lontano dalla famiglia, era un pezzo di pane duro da intingere in una brodaglia salata. V. palumintaru.
Giju – i s. m., giglio: giju marinu, giglio marino, così chiamato perché cresce sui litorali sabbiosi.
Gilei s. m., dal fr. gilet, panciotto: mìntiti lu gilei, indossa il panciotto.
Ginuflissu – i s. m.,specie di zanzara minutissima e molto fastidiosa per le sue punture. V. zampillu.
Gioia s. f., qualità eccezionale: i’ cce gioia ti pummitori, vedi che qualità straordinaria di pomodori; usata nell’espressione a gioia: cce ni tieni ùnguli? – A gioia. Ce n’hai fave fresche? Ne ho in abbondanza.
Giòini agg. m. e f., pl. inv. giùini, giovane: giòini giòini, da bravo giovane. La forma sost. del m. sing., lu giòini individuava il protagonista, per es. di un film, colui che risolve tutte le situazioni: šta rria lu giòini, ecco che arriva il protagonista. V. iddu, giuinottu.
Gira la cònfia nome di un gioco inf. in cui, mentre il gruppo fa il girotondo, un ragazzo dall’esterno cerca di afferrare uno dei compagni; la presa è resa difficile dal fatto che ognuno cerca di difendersi scalciando. Il ragazzo preso va a sostituire il ragazzo esterno.
Giramientu – i s. m., giramento, atto del girare: tegnu giramienti ti capu, mi gira la testa.
Girella s. f., ruota dentata usata dal fabbro per misurare il diametro e la circonferenza delle ruote dei carri.
Giròggini s. m., inv. al pl., candela infissa in un sostegno.
Giuari -giuou – giuatu v. intr. dif., giovare: lu friscu mi giòa, il fresco mi giova.
Giùgnu s. m., giugno.
Giuinottu – i s. m., giovanotto. V. giòini.
Giuminèa s. f., dal fr. cheminée, cornice del caminetto ovvero della cucina a legna, sulla quale si posano diversi oggetti di uso corrente: mìntulu sobbr’a lla giuminea, mettilo sulla cornice del camino.