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Sangu – Santa Lucia

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Pietro Brunetti VocabolarioSangu s. m., sangue: pi llu sangu ti Giuta! Per Bacco! V. sbuccari, scurzu.

Stornello: Puezzi buttà’ lu sangu e lu ilenu pi quantu fumu mena lu papori. Possa vomitar sangue e veleno per quanto fumo esce dal treno.

Sanguetta – i s.f., sanguisuga; venivano usate per salassare le persone che soffrivano di alta pressione arteriosa. V. sagnari.

Sanguinazzu s. m., sanguinaccio, insaccato di sangue di maiale cotto con aromi. Veniva messo in vendita come leccornia il pomeriggio della domenica.

Sanitusu – sanitosa agg., pl. sanitusi – sanitosi, sano, che sprizza salute; anche sanizzu, sanu.

Sanizzu – a agg., pl. inv. sanizzi, di persona sana: ha la connotazione della robustessa.

Sanna – i s. f., dente incisivo: m’è llassati li sanni, mi ha lasciato il segno degli incisivi. Il termine era già in uso nel 1455.

Sannaccioni – sannacciuni s. m., crescione, comunemente noto come ‘ lacrima di San Pietro ‘. E’ una verdura commestibile, leggermente piccante, dalle foglioline carnose e delicate, ottimo da servire in insalata. Cresce nel fiume Chidro. Si usa ancora venderla a sera, all’angolo di palazzo Imperiale o in altro punto del corso XX Settembre, legata a piccoli mazzi.

In senso fig. indica persona mogia e poco intraprendente.

Sannai n.m., Osanna, indica la colonna che sorgeva nell’attuale piazza Vittorio Emanuele II, dedicata alla passione di Cristo. Fu abbattuta nel 1882 per consentire la costruzione dei giardini pubblici. Per questo nel 1756 il luogo era denominato Largo Osanna. V. parma.

Sannisciari – sannisciai – sannisciatu v. tr., lasciare l’impronta degli incisivi: quantu pari ca l’a sannisciatu, lo hai solo segnato con i denti ( non lo hai mangiato ).

San Pietru n. m., San Pietro.

San Pietro in Bevagna, denominazione di una frazione di Manduria, oggi importante centro balneare.

Indica anche un pesce d’acqua salata.

San Pietru, soprannome della famiglia Andrisano. V. fera.

Filastrocca pop.: Santu Pietru binitittu, / ca nta lu tisiertu štai, / tantu beni ti ozzi Crištu, / ca ti tunou li chjai. / Tammi a mmei lu Paraisu / ca la putištati l’ai. San Pietro benedetto, / che sulla spiaggia hai la tua chiesa, / Cristo ti amò tanto / da affidarti le chiavi del Paradiso. / Concedimi di ottenere il Paradiso / perché ne hai il potere. ( Il deserto cui si fa riferimento è il litorale, solitario e disabitato fino a tutti gli anni ’40 del ‘900 ).

Santa Bibbiana n. f., Santa Bibiana, celebrata il 2 dicembre. V. chjòiri.

Sant’Aloi n. m., Sant’Eligio; anche santu Lìggiu.

Santa Lucia n. f., Santa Lucia: Santa Lucia pišciacchjara, cosiddetta perché spesso il giorno della festa di Santa Lucia piove. Per quanto riguarda il tempo atmosferico, l’esperienza popolare aveva individuato un sistema di previsioni dell’andamento dell’annata basato sulla osservazione dei giorni che vanno dal 14 dicembre all’Epifania, come da tav. pubblicata nel Vocabolario del dialetto manduriano dello scrivente.

Nota. San Pietru è una località molto antica, probabilmente nota fin dal tempo dei Messapi, se si considera che questi, fin dall’VIII sec. a. C., abitavano la città di Varia o Vania sull’altura dei Castelli. Sul nostro litorale, secondo la tradizione, sarebbe sbarcato l’apostolo Pietro il 1° aprile del 44; per ricordare l’evento fu costruita una chiesuola, rifatta nel 700 dall’arcivescovo di Brindisi, Giovanni, e ricostruita nel 975 dal vescovo di Oria, Andrea: si tratta del tempietto che ancora oggi esiste alle spalle dell’altare della chiesa moderna di San Pietro.

A San Pietro, come al vicino casale di San Nicola, si rifugiarono molti Manduriani, costretti a lasciare la città dopo che questa fu distrutta dagli Agareni nel 977.

A partire dall’XI sec., mentre nasceva Casalnuovo, San Pietro divenne abbazia e fu affidata dai Normanni ai monaci benedettini venuti da Aversa. Questi ebbero il loro monastero, che oggi si nota semi diroccato nella piazza dove si tiene il mercato etnico.Da allora si costituì il feudo di San Pietro, una autentica potenza economica, in quanto gestiva centinaia di ettari, che si estendevano dall’attuale Torre Columena a Torre Borraco; a riprova di una situazione di sviluppo e benessere fu istituita la fiera di San Pietro, molto nota nel XV sec. San Pietro gestiva molti immobili anche nei paesi vicini, oltre che in Casalnuovo. Il potere dell’abbazia declinò nel primo ‘800, in seguito alla emanazione delle leggi napoleoniche di soppressione dei conventi.

Pietro Brunetti

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