Muccaluru – i s. m., fazzoletto per il naso. V. fazzulettu, maccaluru.
Mucchjaluru – i s.m., lett. “di mùcchju” (v.), è il nome di un fungo mangereccio dal sapore amarognolo e dal colore rosa carnicino, caratteristico della macchia mediterranea. Il tipo più amarognolo, detto mucchjaluru ti frasca cresce nelle zone più folte ed umide della nostra macchia.
Mùcchju – mucchj s.m., cisto, arboscello tipico della macchia mediterranea: mucchj, acqua in bocca. Detto: Ogni mùcchju li pari tùrchju. Ogni cisto gli sembra un turco.
Mucci s.f.pl., nuvolaglia scomposta: mucci ti sciroccu, nuvole di scirocco; si usa anche per indicare le feci irregolari.
Muccu s.m., muco del naso: štùsciti lu nasu ca ti šta ppenni lu muccu, pulisciti il naso dal moccio.
Mucculoni – mucculuni s.m. e f., da muccu; sprovveduto, inetto, lett. indica una persona incapace di prendere iniziative, al punto da non lulirsi neppure il moccio. Lu mucculone, è il titolo di un bozzetto manduriano di Pasquale Spina.V. muccuppisu.
Muccuppisu – muccuppesa s., pl.muccuppisi – muccuppesi, persona inetta, incapace di iniziativa al punto da non pulirsi il moccio. V. mucculoni.
Muccusu – muccosa agg., pl.muccusi – muccosi, moccioso: cuddu muccusu ti agnoni, quel moccioso di ragazzo.
Mucitazzu – a s., pl. inv. mucitazzi, sporcaccione. V. mucitoni.
Mucitìa s.f., sporcizia; in senso fig., cose vili, ammasso di oggetti sporchi ed inutili.
Mucitiali agg., inv. in gen. e num., micidiale.
Mucitoni s.m. e f., pl. inv. mucituni, sporcaccione. V. mucitazzu.
Mùcitu – a agg., pl. inv. mùciti, sporco: llèiti quedda camisa ca s’è fatta mùcita, togliti quella camicia che si è sporcata.
Muddesi agg., inv. al f., pl. inv. muddisi, facile da schiacciarsi: mènnula muddesi, mandorla dalla buccia tenera.
Muddica s.f., mollica. V. pani.
Muddicazza – i s.f., polpaccio.
Muddìcula – i s.f., briciola: ccuji quiddi muddìculi, raccogli quelle briciole; no ffà’ muddiculi, si dice scherzosamente all’interlocutore cui sfuggono, durante il discorso, schizzi di saliva. Muddiculi è il titolo di una raccolta di poesie in dialetto manduriano di padre Gregorio d’Ostuni.
Muddisciari – muddisciài – muddisciatu v. tr., ammorbidire con la saliva: l’a muddisciatu tuttu štu pani, l’hai bavato tutto questo pane.
Nota. A proposito di mùcchju va chiarito che il detto Ogni mùcchju li pari tùrchju ha un evidente riferimento alla secolare presenza dei Turchi nel meridione d’Italia. Ad essi fu dovuta la distruzione di Manduria nell’anno 977, e furono sempre i Turchi che presero Otranto nel 1480. Essi terrorizzarono letteralmente le nostre popolazioni, al punto che il reame di Napoli, agli inizi del XVI secolo, decise di costruire lungo le coste che vanno da Napoli a tutta la Puglia, torri di avvistamento e di guardia appunto anti turche come, per es. la Torre Columena, di S. Pietro in Bevagna, Borraco, Campomarino,ecc.
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