Munticieddu – i s. m., monticello. V. monti. Nel ‘700 era chiamato Munticieddu il primo tratto dell’attuale via Lamarmora; ancora fino alla metà del ‘900 si diceva sobbr’a llu Munticieddu a ragione della piccola salita ancora oggi visibile. E’ noto come contrada di campagna fin dal 1512.
Muntirroni – muntirruni s.m., mucchio, monticello di pietre, terra, ecc.
Muntoni – muntuni s. m., montone. V. pècura.
Muraja – i s. f., muro di cinta che stabilisce il confine dell’orto di un’abitazione. Nel 1693 gli Status animarum censiscono una via delle Muraglie, corrispondente all’attuale via Matteo del Prete, con evidente riferimento alla cinta delle Mura messapiche che la percorrevano.
Murajoni – murajuni s. m., accr. di muraja, muraglione.
Murali s. m., inv. al pl., trave in legno.
Murcutìa s. m., mercoledì: comu osci šta fatiàa tantu bellu, lu murcutìa li enni na cosa, ( il rapporto tra la prima e la seconda situazione è come se ) nella giornata odierna lavorava come un leone e il mercoledì successivo si sentì male.
Murgiaccu dal volg. in molliacu, s. m., misto di acqua e fango.
Muriri – morsi – muertu v. intr., morire: šta mmori ti ponta, non ha la forza di reggersi in piedi ( anche con riferimento ad una precaria situazione economica ). V. illanu. Detto:Ci tona prima cu mmori è fessa prima cu nnašci, chi dona i suoi avere prima della sua morte è veramente poco prudente.
Murmurari – murmurai – murmuratu v. intr. e tr., dire male degli altri in loro assenza: šta mòrmura sempri, ha sempre da malignare sugli altri; mi šta fiška la rècchja: mi šta mòrmurunu ho un ronzio all’orecchio ( sinistro ): qualcuno parla male di me. V. mintuari.
Murrètula – i s. f., chiacchiera, moina: tutti murrètuli siti, siete solo capaci di fare chiacchiere.
Murriggìa – murriggìi s. f., emorragia.
Murtali s. m., inv. al pl., mortaio, recipiente in legno o in ottone usato per triturare pepe, sale, ecc. V. pisaturu.
Murtedda – i s. f., mirto, pianta sempreverde tipica della macchia mediterranea: no nci’ onnu a èssiri no chiacchiri e no murteddi, non devono esserci storie di sorta ( da Lu massaru Cricòriu rusci rusci, di M. Greco, atto I, sc. III ).
Murticedda s. f., lett. “piccola morte”, brivido improvviso causato da uno scuotimento nervoso: m’è passata la murticedda, ho avuto un brivido improvviso, una scossa nervosa.
Murtieri dal fr. mortier, s.m., malta.
Nota. Nella lingua dialettale difficilmente, per individuare un luogo o una abitazione, si faceva ricorso al nome della strada, ma si usavano le espressioni, e si usano ancora adesso, sobbr’ a llu Munticieddu, sott’ a lla štrata Longa, mmer’ a llu Cuponi, sott’a ll’arcu ti sant’Anciulu, sobbr’ a lli casi noi, retu a llu Fuessu, ecc. Anche se l’indicazione può sembrare sommaria, in effetti individua esattamente il luogo dove sorge un certo edificio e corrisponde a : dov’è il Monticello, in via cardinal Ferrara, nelle vicinanze del Cupone, nei pressi dell’ arco di S. Angelo, dove sorge il nuovo rione cittadino, in via del Fossato, ecc. In sostanza, pur non conoscendo le denominazioni delle strade, che il popolo generalmente ignora, si fa riferimento a punti precisi della città a tutti noti.
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