Quešta agg. e pron. dim. f. sing., questa. V. cuštu.
Quiddi agg. e pron. dim., pl., quelli. V. cuddu.
Quìnnici dal lat. quindecim, num. card., quindici.
Quìnnici, soprannome della famiglia Saracino.
Quinnicina – i s. f., quindicina, periodo di quindici giorni.
Quintadècima s.f., plenilunio, luna piena: crai faci la quintadècima, domani sarà luna piena.
Quišti agg. e pron. dim. pl., questi. V. cuštu.
Rabbicàulu – i s. m., cima di rapa.
Rabbicàulu soprannome della famiglia Borgia.
Ràcana – i s. f., grosso sacco per il grano che doveva essere trasportato dall’aia.
Racanizzu s.m., santoreggia, pianta aromatica caratteristica della macchia mediterranea, molto simile al timo. La stessa parola la troviamo usata in un atto notarile del 1455.
Raccumannari – (mi) raccumannai – raccumannatu v. intr. medio, raccomandare: mi raccumannu comu t’a cumpurtari, raccomando il comportamento.
Raciuèppu – i s. m., racemo, frutto della vite che si vendemmia a circa un mese di distanza dai grappoli: mo’ l’a fattu nu raciuèppu! Mo l’hai detta una fesseria! Deriva dalla difficoltà di discernere i grappoli dai racemi durante la prima vendemmia; sicché tagliare un racemo durante la vendemmia dei grappoli è un errore madornale nell’ambito contadino.
Raciuppari – rciuppai – raciuppatu v. tr., rammendare alla meglio. V. rinacciari, ripizzari.
Rafanieddu – i s. m., ravanello. V. tarici.
Ràggia s. f., rabbia, anche come malattia dei cani: la ràggia mi ni purtava, ero infuriato. V. cani.
Raggioni dal lat. ratio – onis, s. f., ragione: ai raggioni, ha ragione; la raggioni è di li fessi, solo gli sprovveduti non si arrendono e si accorda loro la ragione senza discutere.
Raggiunari – raggiunai – raggiunatu v. intr., ragionare, discorrere: è unu ca si faci a rraggiunari, è persona con cui è possibile ragionare.
Ramaja s. f., insieme di rami: nchjana sobbr’a quedda ramaja, sali su quei rami.
Ramaru – i s. m., artigiano che lavora il rame per costruire vari oggetti casalinghi.
Rambottu – i s. m., attrezzo del muratore più recente e meno faticoso ti la spiana, fornito nella parte inferiore di lamine dentate di acciaio; è usato per levigare i tufi durante la messa in opera. V. spiana.
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