Luju s. m., luglio. Detto: Ci no ccoci luju e acoštu, acrištimu jè lu muštu. Se a luglio ed agosto non fa caldo, il mosto non sarà sano e robusto.
Lumafocu – lumafochi s. m., fiammifero. Termine non più in uso. V. luminu.
Lumbrizzu – i s. m., lombrico, ma anche la molletta che consente l’apertura automatica delle forbici che si usavano in cucina o per la campagna. Soprannome della famiglia Marino.
Lumera – i s. f., fuoco fatuo, che si spegne rapidamente.
Lumi s. m., inv. al pl., lume a petrolio.
Luminera – i s. f., centostelle, piccolo fuoco artificiale usato dai bambini nel periodo natalizio. Nna oci: E šci cantòu puru quedda sera: lucìa la luna comu luminera. Andò per canti anche quella sera: la luna splendeva come fuoco artificiale ( da San Frangiscu, di p. G. D’Ostuni ).
Luminu – i s. m., fiammifero: lumini a zzurfu, fiammiferi da cucina, a zolfo; lumini a ccera, cerini. V. lumafocu, pòspuru.
Lunara – i agg. f., si dice della pecora sterile, che non figlia: pècura lunara.
Lunaterra s.f., gioco per ragazzi a due squadre. I componenti della prima squadra si tenevano in fila, piegati a mo’ di somari, mentre quelli della seconda vi saltavano sopra e restavano in sella finché i primi reggevano. Alla domanda “ luna o terra ?”, i cavalcati rispondevano “ luna “ se riuscivano a resistere, “ terra “, se invece intendevano arrendersi.
Lungottu – i s. m., concio di tufo della lunghezza di circa 47 cm, utilizzato per superare la giuntura dei tufi sottostanti.
Lunnitìa s. m., lunedì: lunnitìa faci ottu, lunedì prossimo saranno trascorsi otto giorni.
Lupinaru – i s. m., mestiere di chi preparava e vendeva i lupini. Soprannome della famiglia Piccinni.
Luparieddi s. m. pl., tracoma: teni li luparieddi, ha il tracoma.
Lupu – i s. m., lupo: lupu surdu, tipo egoista e sornione. Gettoni che crescono alla base dell’albero di ulivo e che i contadini lasciano per tutta l’estate, affinché lu puntaluru ne mangi le tenere foglie, invece di attaccare la chioma dell’albero con danno per le olive.
Lupu t’api, gruccione, uccello di passo nella nostra zona, predatore di api.
Luštra s. f., luce degli occhi: cu perdu la luštra ti li uècchj, che possa perdere il lume della vista ( da La capasa, di M. Greco, atto V ).
Lutrinu – i s. m., pagello fragolino, pesce pregiato caratteristico dei nostri mari.
Luzzu – i s. m., piolo della lunghezza di circa 20 cm che serviva a bloccare le stanghe del traino o del biroccio, alle staffe di cuoio ( cuei ) dei finimenti del cavallo. Indica anche il merluzzo.
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