Maeštru – i s. m., maestro. E’ anche la denominazione del gioco che consisteva nel fissare sul terreno verticalmente una pala di ficodindia e, dietro a questa, la posta consistente in monetine di metallo. A turno, da una distanza convenuta, ogni giocatore doveva tirare, a mo’ di piattello, un’altra pala dello stesso frutto con lo scopo di atterrare la prima e scompigliare le monete: il giocatore vinceva la moneta più vicina alla sua pala.
Mafisci loc., è finito, non c’è più nulla.
Màfuru – i s. m., tappo della botte.
Magnu – a dal lat. magnus – a – um, agg., pl. inv. magni, grande, in senso generale: tegnu to magni frati, ho due gran bei fratelli. Come agg. sost: magnu mia! Bello mio! Usato come avv.: comu sciamu? – magni, come stai? – bene; quedda magna fatta ti la Rusina, quella poco di buono della Rosina; s’è fattu magnu cranni, è gia avanti con gli anni.
Maippu – a agg., pl. inv. maippi, malizioso: iè propia maippu, è prprio malizioso ( diG ).
Maisìa loc. avv., non sia mai: maisìa cu lli bba ddici cussini! Non sia mai che gli vada a dire questo!; maisìa pi ttei! Non ti permettere!
Maištri usato nell’espressione maištri maištri, il meglio: si scapòu tutti li maištri maištri di quiddi cimi di rabbicàuli, scelse il meglio delle cime di rape ( diG ). Li maištri maištri è il titolo di una antologia di poesie in dialetto manduriano pubblicata dallo scrivente nel 1989.
Maja – i s. f., maglia, sorta di canottiera pesante confezionata in lana di pecora; serviva a proteggere dal freddo, ma era anche molto salutare contro le eccessive sudorazioni: infatti, assorbendo il sudore, evitava il raffreddamento della pelle. No tteni na maja, è completamente al verde. Indica anche l’unità di misura del lavoro a maglia: m’è scappata na maja, mi è sfuggita una maglia dall’ordito.
Majatu – i s. m., maschio della capra, caprone: pari nu majatu, sembra un caprone.
Majola – i s. f., pianta giovanissima di olivo: aciu chjantati tre majoli, ho piantato tre alberelli di ulivo.
Majorca, tipo di grano. V. cranu.
Maju s. m., attrezzo in legno del muratore utilizzato per battere il cemento quando si lastricavano le stanze o i solai.
Majuèttulu – i s. m., stoffa piegata alla rinfusa.
Majulu – i dal volg. malleu, s. m., mazzuola con la quale si batteva l’arco durante l’operazione di montatura del cotone. V. arcu.
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