Mattrabbanca – mattrabbanchi s.f., tavolo a forma di cassone; si apriva dall’alto per riporvi la farina. V. mattra.
Mattunaru – i s. m., mattonaio, costruttore di mattoni.
Mattunaru, soprannome della famiglia Dinoi.
Mattunata -i s. f., ammattonato: ama fatta la mattunata noa, abbiamo rinnovato l’ammattonato.
Màtula – i s. f., bonacciona.
Matunnaru – i s. m., madonnaro, pittore naif che, nel corso delle feste religiose cittadine, riproduce sul selciato, con gessi colorati, le immagini di santi e madonne.
Mau s. m., orco, nel linguaggio inf.: mo eni lu mau, adesso arriva l’orco.
Mazza – i s. f., mazza, bastone: mazzi e corni, bastonati e traditi. Indica anche una sorta di maglio o grosso martello usato per spaccare le pietre.
Mazzarieddu – i s. m., strumento usato dal calzolaio per stirare la suola delle scarpe.
Mazzata – i s. f., al sing., colpo, danno: ama uta na mazzata št’annu, quest’anno abbiamo avuto un grosso danno. Al pl., botte: jè bbuta na friculata ti mazzati, ha avuto una buona dose di botte. V. quatisciata.
Mazzenu – i s. m., soffitta adibita a deposito, con accesso dal terrazzo.
Mazzetta – i s. f., compenso settimanale che il genitore usava dare al figliolo adolescente per le piccole spese personali.
Mazziata – i s. f., scarica di botte: ti fazzu na mazziata … , ti do tante di quelle botte …
Mazzieri s. m., inv. al pl., mazziere, colui che dirige la processione.
Mazzòccula – i s. f., come mazzola. Indica anche il robusto apparato radicale di una pianta selvatica, come per es. lu tèrmiti.
Mazzola – i s. f., martello usato dai muratori per assettare i conci di tufo. Anche mazzòccula.
Mazzu1 – i s. m., mazzo, di carte, di fiori ecc. Al sing., deretano: aciu fattu tantu ti mazzu, ho fatto un tale sforzo. Sempre al sing. Indica un gioco da ragazzi e lo strumento usato per lo stesso. Consisteva in un astoncino di circa dieci centimetri appuntito alle estremità. Una volta sistemato in un cerchio, che definiva il punto di partenza e di conclusione del gioco, lo si batteva con una racchetta su una delle estremità; levatosi in aria, isognava spingerlo con la stessa, il più lontano possibile verso la meta fissata. Vinceva naturalmente il ragazzo o la squadra che riusciva a riportare lu mazzu nel cerchio.
Mazzu2 – a agg., pl. inv. mazzi, magro: ai mazzu cuddu agnoni, è piuttosto magro quel ragazzo.
Mazzulieddu – mazzuledda agg., pl. mazzulieddi – mazzuleddi, dim. di mazzu 2, magrolino.
Mba forma abbr. di cumpà, cumpari, compare.
Mbe locuz., cosa c’è / ebbene / beh. V. ebbè. Indica anche il suono onom. che imita il verso della pecora.
Mbembè s. f., inv. al pl., usato nel linguaggio inf. Per indicare la pecora: uarda li mbembè, vedi le pecorelle.
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