Mmimmi s. m., inv. al pl.; nel linguaggio inf., bua, male, ferita: s’è fattu lu mmimmi! Si è fatto male!
Mminari – ( mi ) mminai – mminatu v. tr., rifl., buttarsi: ti šta mmieni a nnanti cu no ccati a rretu, stai prevenendo per non trovarti in fallo; si mminòu a nfacci , lo aggredì ( anche verbalmente ).
Mminištrari – mminištrai – mminištratu v. tr., scodellare: initi c’aciu mminištratu, venite che è pronto per mangiare.
Mminizzari – mminizzai – mminizzatu v. tr., v. rum. ameninţa, minacciare: lu pijòu pi piettu e lu mminizzòu, lo prese per la giacca e lo minacciò.
Mmirari – ( mi ) mmirai – mmiratu v. tr. rifl., guardarsi nello specchio: mmìriti nta lu spècchju cussì ti iti la bella facci ca tieni, guardati nello specchio ed avrai modo di conoscere la tua bella faccia.
Mmiritari – ( mi ) mmiritai – mmiritatu v. tr., meritare: cussì si mmerita, così merita di essere trattato.
Mmirticari – mmirticai – mmirticatu v. intr., capovolgersi col traino. Poteva succedere o per l’impraticabilità della strada di campagna, o perché il cavallo si imbizzarriva. V. sbagnari.
Mmisca – moschi denominazione di un gioco inf. in cui la posta erano i bottoni. L’abilità del giocatore consisteva nel pressare il bottone con un dito, quindi sollevare il dito rapidamente e far cadere il bottone sull’altra faccia. Se ciò accadeva, dopo aver guadagnato il bottone, lo stesso giocatore aveva diritto a tentare con gli altri bottoni in gioco.
Mmiscari – mmiscai – mmiscatu v. tr., incollare: mmisca štu francubbollu, incolla questo francobollo; llàiti, ci no ti sienti li mani tutti mmisca mmisca, lavati, altrimenti avrai le mani appiccicaticce. Ha anche il significato di mollare, di schiaffo: mo ti ni mmiscu unu, adesso te ne mollo uno.
Mmiškari – mmiškai – mmiškatu dal volg. misculare, v. tr., mescolare: comu sciamu? – Mmiškati mmiškati, come stai n salute? – Così e così.
Mmišku s. m., misto, mistura. Come agg. m. indica un tipo di grano. V. cranu.
Mmitari – mmitài – mmitatu v. tr., invitare. V. nvitari.
Mmitu – i s. m., invito.
Mmuca s. f., sporcizia: mìntiti cuštu ti sobbra cussì no ppari la mmuca, indossa questo così non si vedrà lo sporco.
Mmucamientu – i s. m., al sing., sporcizia, luridume; al pl., cose inutili: mena quiddi mmucamienti, butta quelle cianfrusaglie.
Mmucari ( mi ) mmucai – mmucatu v. tr. e rifl., sporcare, sporcarsi.
Nota. Sul termine mmirticari vanno fatte le seguenti considerazioni. In passato era facile che un traino si impantanasse o si capovolgesse, perché le strade di campagna, specie quando pioveva diventavano letteralmente impraticabili: le ruote affondavano nel fango anche di mezzo metro, e spesso tra il lato destro e quello sinistro si costituivano livelli paurosi.
L’altro motivo di capovolgimento poteva essere determinato dal fatto che i cavalli erano abituati a situazioni di assoluta tranquillità, per cui quando cominciarono a transitare le prime macchine, il passaggio di un veicolo, o un motore particolarmente assordante, metteva in allarme l’animale al punto da farlo imbizzarrire. Oggi il capovolgimento di un veicolo è generalmente determinato dall’alta velocità.
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